Nel film Ratatouille si diceva: “il cibo trova sempre coloro che amano cucinare!”
Ed è vero.
Eccomi qui #acenaconbertazzoni. E’ così che voglio iniziare a raccontarvi l’invito a “una cena per due” della grande famiglia Bertazzoni a casa del Congusto Institute di Milano. L’occasione per poter vivere un altro pezzo del mio sogno è lì a due passi e io non potevo perderla.
Inutile dire che fossi agitata, emozionata, trepidante, carica e con tanta voglia di cucinare. Sin da piccola mettersi ai fornelli e far finta di preparare piatti succulenti con le cucine giocattolo era il mio gioco preferito, quindi immaginate trovarsi lì con i maestri delle cucine e degli accessori Bertazzoni cosa possa voler dire per me. Ma non solo!! Avrei incontrato e cucinato insieme allo Chef Roberto Carcangiu! Cioè, avete letto bene? Io, ai fornelli più preziosi d’Italia in cucina con lo Chef Roberto Carcangiu…Ecco! Ora è sicuramente più chiaro il mio stato di euforia.
La Fratelli Bertazzoni Italia (Emilia Romagna – Guastalla) è un marchio noto in tutto il mondo per le sue cucine e accessori. Chi non riconoscerebbe il logo della ruota con le ali? Guardate il fondo delle vostre pentole lo trovate anche lì!
Lo conoscono molto bene all’estero, l’eccellenza italiana non sbaglia mai e negli ultimi 15 anni le vendite sono raddoppiate! Un motivo ci sarà…
Con questo articolo vi racconto cosa ho scoperto e quanto mi sia sentita sostenuta dai racconti della Famiglia Bertazzoni. Oggi sognare e cercare di realizzare un progetto personale sembra una cosa per pochi e impossibile. La Famiglia Bertazzoni ci ha dimostrato che tutto è partito da un sogno…
La serata inizia con un brindisi, incontri e tanti racconti. La tradizione, l’innovazione e la passione che si respira parlando con loro è palpabile. Ci rendono partecipi di ciò che ha reso così prezioso il marchio, l’evoluzione e alcuni pezzi di storia di famiglia che li hanno accompagnati attraverso il progresso e la passione. Fin dalla nascita della prima cucina a legna ideata nel 1909 da Francesco e Antonio Bertazzoni, che volevano realizzare un sogno. Tra le tantissime curiosità, ciò che mi lascia riflettere è quanto sia importante l’intuizione , la passione e la perseveranza per assistere alla realizzazione di un sogno.
La cultura culinaria, la famiglia e il perfetto connubio tra passione e ingegneria hanno reso il marchio leader nel mercato. Offrire tecnologia e design al passo con i tempi vuol dire stare accanto a chi come me ama cucinare. Loro lo fanno dal 1909 e fino ai giorni nostri si sono susseguiti molti cambiamenti: nel 1953 iniziano la produzione di cucine a gas e negli anni ’60 le prime cucine elettriche; ma quello che li contraddistingue nel tempo sono il design e l’ingegneria utilizzata per la produzione. La gamma dei loro prodotti, infatti consente anche oggi di avere una cucina Bertazzoni perfetta per le proprie esigenze anche a casa.
La cura per l’estetica, l’efficienza e la praticità di queste è evidente, anche al primo utilizzo vi accorgereste di come sia semplice e veloce cucinare con i loro piani ad induzione. Per questo vi dico: la voglio anch’io!
Le premesse della serata sono ottime e allora non resta che darsi da fare! C’è una cena per due da preparare!
Cosi, con menù alla mano ci mettiamo il grembiule e via! Siamo in 6 e si comincia. Bastano poche disposizione dello Chef per capire che sarebbe stata una serata divertente all’insegna dei segreti, dell’ingegno e dell’amore per la cucina.
Un menù articolato, ricco e come vi direi io in questi casi: da paura! In tutti i sensi perchè dovevamo preparalo noi!
Avete presente la sensazione che vi lascia l’ingessatura? Ecco come mi sono sentita quando davanti ad un tagliere e coltello ho iniziato a preparare la mia prima brunoise di frutta! Sarà stata l’agitazione e il non sapere esattamente quale sarebbe dovuto essere il risultato finale. Non saprei. Il mio era l’antipasto. La cosa meravigliosa è stata scoprire il connubio perfetto tra frutta fresca, verdura e carpaccio di salmone. Freschezza, sapore e delicatezza. Il giusto modo per preparare il palato.
Antipasto: carpaccio di salmone ai frutti esotici con emulsione al passion fruit.
A seguire, i miei compagni di avventura si sono dedicati alla preparazione di 2 primi.
Grazie allo Chef Carcangiu tutto è stato più semplice. La sua eleganza, maestria e competenza ci ha condotto verso tecniche di preparazione, l’uso dei particolari e il rispetto degli ingredienti che hanno reso unica la nostra cena.
- Crespelline di farro con porri e patate
- Risotto alla zucca e mascarpone con prosciutto di parma e uvetta
Due piatti compatibili che si sono susseguiti in un crescendo di sapore. La dolcezza e delicatezza delle crespelle abbinata alle patate e porri che hanno lasciato spazio al risotto, deciso e saporito coronato con del crudo disidratato da capogiro. Ad ogni assaggio l’uvetta, la zucca e la cremosità del mascarpone, che finiva poi con la ricerca del croccante prosciutto. Un quadro in cui si ritrova tutto. Dolce, sapido, croccante, cremoso, aromatico…che dire? Una coppia perfetta.
I secondi. Sempre più curiosa. La serata si snoda tra momenti di racconto e assaggi. Il clima è appassionato, gioviale. Ci troviamo tutti d’accordo sul fatto che lo Chef Roberto Carcangiu rallentato dalle nostre domande e chiacchiere sia riuscito a servire una grande cena in tempi perfetti.
Così aspettando il pesce si scambiano considerazioni…
I calamaretti messi a nudo. Lo chef durante la preparazione ci ha detto:”Non ci avete mai pensato a quanto sia inutilmente noioso farcire un calamaro per la sua forma? Il ripieno è buono. Mettiamolo fuori!” E infatti ecco lo strepitoso risultato. I calamari restano morbidi, e adagiati su un letto di sapore deciso e croccante.
Calamari con olive, bottarga e pomodori sul suo ripieno
E poi arriva lo spiedo di Maialino con Purea di Olive, capperi e acciughe con rape bianche e rosse. E qui non ho resistito e sono corsa in cucina per vedere i preparativi.
Ecco le cucine Bernazzoni che fungono da Pass per la preparazione dei piatti. Lo chef Roberto Carcangiu all’opera dipinge e impiatta con gusto ed armonia. Dosa, decora, adagia in perfetto ritmo e sincronia. E in pochissimo tempo tutto è servito.
La scoperta di questo piatto è il sedano rapa. Li vedete quei fiocchi? Non potete capire che goduria all’assaggio insieme alla carne. Anche qui. Pochi particolari che cambiano l’intero piatto. Questo è il messaggio che mi porto via, in silenzio tra un assaggio e un altro..la cura per il dettaglio che anche se piccolo fa la differenza.
Dulcis in fundo. Completamente catturata da tanta bellezza e bontà decido di metterci le mani e sentire anche al tatto la consistenza di questi tortelli al forno con crema di marmellata e marasche. Non sapete quanto ne sia valsa la pena! Buonissimo….
Il dolce è un’estasi culinaria e per questo concludo ricordando proprio una citazione di “Muriel Barbery” in Estasi Culinarie, perchè questa serata con la Famiglia Bertazzoni, lo Chef Roberto Carcangiu e i miei compagni di avventura è stato un bel viaggio. Scoperte, conferme e segreti. Ad arricchire poi del buon cibo, vino e compagnia. Insomma non si sà come, ma con le gambe sotto il tavolo si fanno le migliori esperienze di gusto! Grazie al Congusto Institute di Milano e all’occasione di “Una cena per due” di BPPRESS.
“Nessuno di noi aveva più fame, ma è proprio questo il bello del momento dei dolci: tutta la loro raffinatezza si coglie solo quando non li mangiamo per placare la fame, solo quando l’orgia di dolcezza zuccherina non soddisfa un bisogno primario, ma ci ricopre il palato di tutta la benevolenza del mondo.”