Oggi vi riporto a tavola la fregola. L’occasione è giusta per riparlare di questo chicco di pasta lavorata a mano con tanta pazienza, patrimonio della tradizione casalinga sarda. Finalmente ricomincia la sfilata dei piatti freschi, perchè il sole e il caldo ce lo richiedono. Così se non vi va il solito cous cous potete optare per la fregola.
La fregola è anche una valida alleata per i piatti così detti da “riciclo”. Ed è proprio così che ho preparato la mia insalata di fregola, stando attenta agli sprechi e alla ricerca di una valida compagnia per le mie alici fritte.
Ingredienti: 250 gr di fregola sarda, zucchine, carote, carciofi, peperoni, cipolla, qualche foglia di basilico e pinoli.
Procedimento:
Quel che c’è da sapere per il procedimento è che non si devono perdere i sapori e la consistenza di ciascun ingrediente, così armatevi di pazienza perchè vanno cotti separatamente. Lessateli, fateli a vapore, al forno, fate un po’ come di vostra abitudine. Io le mie le ho rosolate tutte. Poco olio, un pizzico di sale e poi ho unito tutto insieme.
Per ultimo fate cuocere la fregola in acqua salata e calda per circa 15 minuti.
Condite con olio evo, aggiungete qualche fogliolina di basilico fresco e pinoli, se poi volete cimentarvi nella preparazione dei chicchi continuate a leggere per scoprire come si fa.
Come si prepara la fregola sarda
Preparare la fregola è un rito familiare della tradizione Sarda, prettamente casalingo. Innanzitutto si usa la semola che dovrai disporre su un coccio largo e fondo così da essere più comodo per impastare.
Lavorala con un movimento circolare delle mani e utilizzando acqua tiepida e salata. Alcuni usano anche l’uovo ma non è assolutamente necessario per ottenere un buon risultato.
Aggiungete acqua e sale, farina poco per volta.
Con il movimento circolare delle mani – una specie di “sfregamento” – otterrai le caratteristiche “palline” di fregola, tanto somiglianti al cous cous.
La fregola appena impastata viene lasciata asciugare su un telo prima di essere tostata in forno per una quindicina di minuti: questo processo garantisce l’assunzione del caratteristico colore dorato e un sapore davvero unico e particolare.