La mela cotogna è un frutto davvero poco attraente, ma dal gusto affascinante e da scoprire. Non tutti sanno che …
La mela cotogna è una sorta di strano ibrido tra una pera e una mela, famoso in passato come il frutto simbolo di Venere, appartiene alla famiglia delle Rosacee e alla specie Cydonia Vulgaria. E’ un frutto originario dell’Asia occidentale, e più nello specifico delle regioni attorno al Mar Caspio e della Persia. Di origini antichissime, ma tuttora presente, era già conosciuta circa 4000 anni fa dai Babilonesi, nonché dai Greci e dai Romani che la consumavano fresca accompagnata dal miele, oppure producevano una specie di sidro, che simboleggiava l’amore e la fecondità, la sua presenza all’epoca è testimoniata da alcuni affreschi ritrovati a Pompei che la raffigurano.
Il frutto si presenta dalla forma tonda e piuttosto grossa, il suo colore è giallo o verde chiaro, la buccia è caratterizzata da una leggera peluria che va via via scomparendo con la maturazione, mentre la polpa è compatta e piuttosto dura, il gusto acidulo non favorisce il suo consumo fresco, anzi, viene molto utilizzata in cucina.
Come si usa in cucina? Questa è una di quelle ricette su cui mio padre si mette sempre alla prova perché il sapore oltre ad essere particolare lo riporta indietro nel tempo. La faceva nonna Rosetta, tutte le estati in grandi quantità per tutti i figli e nipoti.
Ingredienti: peso mele cotogne = zucchero bianco necessario. Le quantità si stabiliscono in base al peso delle mele dopo averle bollite.
Necessari degli stampi in alluminio o in ceramica.
Procedimento: pelare e riporre le mele intere in una pentola con acqua a bollire per almeno 40 minuti. Lasciarle raffreddare e tagliarle a pezzetti, eliminando il nocciolo. Pesare la polpa ottenuta e preparare la stessa quantità di zucchero. Passate al setaccio manuale e poi unitevi lo zucchero. Riporre in pentola e sul fuoco fino al ribollire e per almeno 5-7 minuti. Versare in appositi stampi e lasciare asciugare per 2-3 giorni.
Dalla tradizione sappiamo che appena la marmellata secca si stacca dalla formina, ma non è ancora asciutta. Lasciarla riposare avvolta in un canovaccio fino a che perderá l’appiccicaticcio e diventerà opaca.
For English friends..
The quince is a fruit really unattractive, but its taste is fascinating and to discover. Not everyone knows how to eat.
This is one of recipes in which my father to prove because the particolary flavor being back in time. My grandmother Rosetta do it every summer in large quantities for all the children.
Ingredients: quince weight = white sugar necessary. The amount be determined by the weight of the apples after boiled. Required of the molds in aluminum or ceramic.
Preparation: peel and boil quince for at least 40 minutes. Let them cool and than cut into small pieces, removing the core. Weigh the pulp obtained and prepare the same amount of sugar. Sifted and then add the sugar. Boil for at least 5-7 minutes. Pour into molds and allow to dry for 2-3 days.
From tradition we know that as soon as the jam dried detaches from the shaper, but is not yet dry. Let stand wrapped in a cloth until the sticky will lose and become opaque.